Il bacio dei guerrieri a Rasiglia (PG)

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Nel santuario della Madonna delle Grazie di Rasiglia un bellissimo affresco del XV secolo raffigura il bacio tra guerrieri, rappresentazione della Concordia.

Siamo a Rasiglia, la Venezia dell’Umbria, un affascinante borgo medievale costruito sulle acque, a pochi chilometri da Foligno, che attira migliaia di turisti ogni anno. A circa 800 metri dal paese, immerso nel verde e nel silenzio si trova il bellissimo santuario della Madonna delle Grazie, risalente al 1450. Il sito merita certamente una visita, in quanto costituisce l’unico esempio di santuario Mariano del territorio; si trova infatti lungo la via della Spina, un’antica via di passaggio, diverticolo della via Flaminia, molto transitata dai pellegrini che desideravano giungere fino a Loreto, per omaggiare la Madonna. La chiesa è veramente pregevole e completamente decorata di affreschi votivi ben conservati, opera di maestri folignati, del secolo XV.

 😎  IL BACIO DEI GUERRIERI

Tra gli affreschi si distingue una splendida e particolarissima raffigurazione di un angelo che protegge due guerrieri che si abbracciano e si baciano a stampo (cioè in bocca), un’usanza oggi ancora popolare in alcune zone dell’est Europa (Russia) come forma di saluto. Il significato qui è profondamente diverso e raffigura la concordia, cioè la corrispondenza di voleri e sentimenti fra più persone, nel nostro caso l’accordo raggiunto (o auspicabile) tra i due combattenti.

La raffigurazione della concordia non è nuova in Umbria, ma tra le pareti di questa piccola e mirabile chiesa si raggiunge un apice di perfezione stilistica. Molto interessanti due esempi che si trovano non lontano da Rasiglia, nella bellissima località di Pupaggi, Nella chiesa di san Sebastiano, sono presenti due affreschi di guerrieri che si abbracciano; interessante il particolare dei gambali e delle spade, deposte ai lati dei cavalieri.

Altri esempi sono presenti a Spoleto nel monastero della chiesa di San Ponziano, o a Terni nelle chiese di Santa Maria del Monumento e Sant’Alò, ma come è facile verificare, i risultati ottenuti non sono dello stesso pregio artistico.

Da segnalare ancora due belle raffigurazioni di bacio della pace, nello splendido affresco della Processione della Confraternita dei Bianchi del pittore Cola di Pietro da Camerino (1401), all’interno della bellissima chiesa di Santa Maria Assunta a Vallo di Nera. Interessante infine è una rappresentazione a monocromo della “concordia”, presente nella loggia del palazzo Orfini di Foligno (o del Podestà), oggi sede del museo della stampa, nella quale l’allegoria viene raffigurata come una donna robusta che fa abbracciare due cittadini.

Il tema è ripreso anche nell’adiacente palazzo comunale, da alcune epigrafi poste sopra alle porte principali di ingresso alle sale interne. Si riporta quella della Sala del Consiglio, dove campeggia l’iscrizione:

PVB. CO(N)CORDIA NIHIL UTILIUS

(Trad: Niente è più utile della pubblica concordia)

😯 CURIOSITÀ

La parola “concordia“,  virtù indispensabile per la convivenza pacifica, deriva da concors cioè “concorde”,  un lemma nato dalla fusione tra la preposizione latina cum (con) + cor cioè “cuore”: significa dunque letteralmente “con lo stesso cuore” o “unità di cuori”.

Il tema della concordia era caro ai Romani ed in particolare a Sallustio che nel Bellum Iugurthinum, in italiano La guerra Giugurtina, (86 – 34 a.C.), scrive:

Concordia parvae res crescunt, discordia maximae dilabuntur
Bellum Iugurthinum (10, 6)

Trad: Nell’armonia anche le piccole cose crescono, nel contrasto anche le più grandi svaniscono.

La frase viene citata ogni qualvolta necessiti un richiamo ad una forte unità, ad un forte spirito di concordia. In maniera prettamente pedagogica sottintende come, per sviluppare e raggiungere un obiettivo comune, occorra agire nella massima concordia e come, in senso opposto – cioè in aperta discordia -, ogni pur meritevole e ambito scopo è destinato a fallire miseramente.

“Co(n)cordia parv(a)e res crescunt” – Il motto di Sallustio in una delle epigrafi del palazzo comunale di Foligno

😉 INFORMAZIONI UTILI 

Per ulteriori informazioni storico-artistiche sul Santuario della Madonna delle Grazie di Rasiglia CLICCA QUI

Orari di apertura della Chiesa della Madonna delle Grazie di Rasiglia:
Dal lunedì al Venerdì – dalle 9:00 alle 19:00

Il Sabato e Domenica – Dalle 8:00 alle 21:00

Orari di apertura Museo della Stampa di Foligno:
(Palazzo Orfini, piazza della Repubblica, ingresso in via Pertichetti; si ricorda che proprio a Foligno, l’11 Aprile 1472 fu stampata la prima copia della Divina Commedia di Dante Alighieri!)

Dal 1 Novembre al 31 marzo la 1°, la 2° e la 3°domenica del mese più festivi
Dal 1 aprile al 30 Ottobre Sabato e Domenica 10,00/13,00 – 16,00/19,00
Biglietti: intero € 4,00; ridotto € 3,00

 

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